IL SISTEMA ARCADE CPS-2 DI CAPCOM

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IL LONGEVO E FORTUNATO SISTEMA CPS-2 HA DOMINATO LA SCENA DEGLI ARCADE DURANTE TUTTA LA SECONDA METÀ DEGLI ANNI ‘90, GRAZIE PRINCIPALMENTE AL SUCCESSO DI STREET FIGHTER II E ALTRI VALIDI PICCHIADURO. IN QUESTE RIGHE ESAMINEREMO DA VICINO LA POWERHOUSE DI CAPCOM DEDITA ALLO SVILUPPO DEI GIOCHI 2D DA SALA GIOCHI SELEZIONANDO DAL SUO ILLUSTRE CATALOGO ALCUNI TRA I GIOCHI PIÙ INCREDIBILI CHE SIANO MAI STATI CREATI NELLA STORIA DEI VIDEOGIOCHI.

Nei primi anni ‘90 Capcom aveva trovato il filone d’oro per i videogiochi da sala. La sua scheda arcade Capcom Play System 1 (CPS-1), su interfaccia JAMMMA, era stata una piattaforma di enorme successo, e titoli come Strider, Ghouls ‘N Ghosts, Final Fight e naturalmente Street Fighter II erano diventati enormi miniere d’oro per la compagnia. Il sistema, tuttavia, che aveva debuttato nel 1988 con l’eccellente sparatutto Forgotten Worlds, sarebbe presto arrivato alla fine della vita commerciale a causa di un enorme inconveniente. Le schede CPS-1 con i loro set di ROM non criptati erano notoriamente una preda face dei pirati delle sale giochi, e la produzione massiccia di copie contraffatte dei giochi CPS-1 stava diventando un grosso problema per Capcom.

Il colpo di grazia è arrivato nel 1991 con l’uscita di Street Fighter 2: The World Warrior: con questo titolo, genesi del franchise Capcom potenzialmente più proficuo, la compagnia scoprì con orrore che nelle sale giochi di molte zone del mondo il numero delle schede piratate di Street Fighter II, stando a quanto si riferiva, superava enormemente quello delle originali Capcom.

Reagendo a questo preoccupante livello di pirateria, Capcom iniziò a lavorare su quello che sarebbe diventato il Capcom Play System 2 (CPS-2). L’esistente hardware CPS-1 venne modificato aggiornando la CPU Motorola 68000 a 16MHz (rispetto alla frequenza originaria di 10MHz della CPS-1), migliorandone le capacità audio e implementando un complesso algoritmo di criptazione in grado di codificare le ROM della scheda per evitare copie non autorizzate. Il nuovo sistema, quindi, risultò una revisione radicale sia software che a livello strutturale.

L’hardware CPS-1 era composto da due unità senza scocca, una scheda madre, sempre uguale, e una scheda che integrava le ROM del gioco vere e proprie: il tutto veniva venduto nella sua interezza per ogni titolo che entrava in sala. Il sistema CPS-2 invece sarebbe stato composto da due unità sigillate in eleganti gusci di plastica vendute separatamente, la scheda madre (o scheda “A”) e quella del gioco (o scheda “B”). I proprietari delle sale giochi, a seconda della quantità dei loro cabinet, avrebbero perciò potuto comprare le schede “A” necessarie per far funzionare i giochi CPS-2 fin quando lo avessero ritenuto necessario, e comprare le schede “B” supplementari che contenevano i giochi veri e propri non appena questi venivano messi in circolazione, tagliando così la spesa inutile di una scheda madre per ogni gioco comprato. Capcom rese questa strategia di marketing ancora più alettante, offrendo incentivi in denaro ai proprietari delle sale al momento dell’acquisto dei nuovi titoli CPS-2 per la riconsegna delle schede “B” dei giochi che non venivano più utilizzati. Negli USA, per esempio, il produttore scontava la notevole cifra di 150 dollari dal prezzo delle nuove uscite per la riconsegna delle schede CPS-2 che non si dimostravano più redditizie per i gestori.

Naturalmente niente di tutto questo avrebbe funzionato se la qualità dei giochi non fosse stata sufficientemente alta da attrarre un numero considerevole di utenti delle sale giochi, e a questo riguardo Capcom aveva le spalle più che coperte. Quando nel 1993 venne lanciato il primo titolo per la neonata piattaform, doveva per forza essere l’ultima incarnazione del famoso franchise di combattimento di Capcom.

Super Street Fighter II: The New Challengers segnava la presenza di un rinnovato rooster di personaggi, compreso una certa bionda col body verde chiamata Cammy, nonché del suo leggendario calcio rovesciato “Cannon Spike”. Questa fortunatissima aggiunta al corpus di Street Fighter fu subito seguita da una serie di eccellenti uscite come Eco Fighters, Alien Vs. Predator, il primo dei due Dungeons & Dragons, Tower Of Doom, arrivato nelle sale nel 1994.

Questi titoli diedero tono alle future uscite per questo sistema, che sarebbe diventato giustamente famoso per suoi sparatutto 2D e i picchiaduro a scorrimento progettati in modo eccelso ed estremamente giocabili.

Le serie più importanti uscite per questo sistema comprendono franchise di Marvel Vs., DarkStalkers e Street Fighter Alpha. Sparatutto sviluppati da altre compagnie come Giga Wing (1999) e Mars Matrix (2000) entrambi di Takumi, nonché Dimahoo e 1944 (2000) di Raizing, più tardi avrebbero fatto da complemento ai titoli prodotti internamente da Capcom come il superlativo 19XX.

Col lento passare degli anni ‘90 e il decino del 2D in favore dei giochi poligonali in 3D, le uscite per CPS-2 divennero più sporadiche. Nel mentre Capcom stava sperimentando per le sala giochi la tecnologia basata sui poligoni su schede Sony ZN (le quali in realtà si basavano direttamente sull’hardware della PSone) che presto avrebbero ospitato titoli come Street Fighter EX (1995) e Rival Schools (1997).

La serie Alpha di Street Fighter, prima esclusiva del sistema CPS2, nel 1997 ebbe come seguito un sequel “ufficiale”: Street Fighter III: New Generation, per i nuovo hardware CPS-3 di Capcom. Anche se era ancora un sistema 2D, la potente CPU a 25MHz e la maggiore dotazione di RAM (che permetteva l’utilizzazione di ulteriore RAM SIMM) garantivano una superiore animazione in-game e una maggiore velocità.

Il nuovo sistema però era costoso e soggetto a problemi tecnici. Per questa ragione non ebbe particolare successo tra gli operatori delle sale giochi. Furono prodotti per la CPS-3 solo sei giochi, tutti picchiaduro 2D, un numero molto inferiore rispetto a quello dei titoli prodotti per l’hardware CPS-2, che intanto continuava ancora a dimostrarsi economico e redditizio per i proprietari delle sale. La longevità del sistema CPS fu particolarmente notevole nel sudest asiatico e in Giappone, dove è stato utilizzato per molto tempo anche dopo la loro vita commerciale.

Nel 2001 l’algoritmo di criptatura che aveva protetto i giochi CPS-2 per quasi un decennio fu alla fine bypassato dal gruppo CPS2Shock, che permise quindi la trascrizione delle ROM non criptate dalle schede delle sale giochi. Nonostante questo, l’intelligente misura di sicurezza di Capcom avevano avuto col senno di poi, molto successo, dato che il sistema e i suoi giochi non furono mai copiati e sfruttati dal punto di vista commerciale. L’ultimo titolo CPS-2 a beneficiare di un’uscita mondiale fu lo sparatutto di Cave chiamato Progear no Arashi, uscito nel 2001.

Capcom comunque sarebbe tornata su questa piattaforma per un ultimo aggiornamento di Street Fighter esclusivo per Asia e Giappone intitolato Hyper Street Fighter II, uscito nel 2003, per celebrare i decimo anniversario del famoso picchiaduro. Con questa uscita quindi si chiudeva il ciclo della CPS-2, con il gioco che aveva letteralmente dato il via all’immensa popolarità di questo longevo sistema arcade.

I DIECI MIGLIORI

Eco Fighters / Ultimate Ecology

ECO FIGHTERS (1994)

Uno dei primi giochi usciti su questo sistema, è stato il risultato di un concorso di Capcom indetto per trovare idee per un gioco arcade: questo sparatutto ha uno stile molto vicino a quello dei cartoni animati e un’ambientazione un tantino pazzesca. Eco Fighters sgraffigna la meccanica del “modulo” da Prehistoric Isle, immettendo alcune armi decisamente originali come l’esilarante “yo-yo of doom” che il giocatore può scaricare completamente sulla corporativa che sta inquinando e infestando il mondo. Perché si sa che i giocatori vanno matti per queste cose.
Alien Vs. Predator

ALIEN VS. PREDATOR (1994)

Alien Vs. Predator è uno dei picchiaduro a scorrimento più divertenti mai creati da Capcom. Cercate di immaginare un “Final Fight che si mescola con Ginger”, con dei fucili enormi. Alien Vs. Predator aveva dei personaggi e degli sfondi splendidamente disegnati a mano sullo stile degli Anime. Con i suoi livelli evocativi e delle eccezionali battaglie con i final boss (come quella splendidamente realizzato con Alien Queen). È molto più divertente del mediocre film del 2004, inoltre è anche possibile giocare nel ruolo di Predator oltre a quello di un umano.
19XX : The War Against Destiny

19XX: THE WAR AGAINST DESTINY (1995)

Indossate della biancheria antincendio e partite per il cielo. Il quarto episodio della longeva saga dello sparatutto ambientato nella Seconda Guerra Mondiale, iniziata con leggendario 1942, è senza dubbio il migliore della serie. 19XX è più grande e più intenso dei titoli precedenti. Al tutto vanno aggiunti un eccellente sistema di potenziamento dello sparo, bombe intelligenti e boss splendidamente animati come l’enorme corazzata alta tre schermate che alla Turpiz fa fare la figura di un kit di Airfix. Squadroni nemici apparentemente inesauribili si presentano per il vostro piacere e rende il procedere nel gioco molto dinamico ed emozionante. Seminare morte dall’alto della cabina di un P-38 non è mai stato così divertente…
Street Fighter Alpha 2 / Street Fighter Zero 2

STREET FIGHTER ALPHA II (1996)

Street Fighter III e i vari Capcom Vs. avrebbero potuto oscurarlo, ma la serie Street Fighter Alpha va forte tra chi preferisce l’eleganza del Dragon Punch di Ryu alla vistosità del Berserker Slash di Wolverine vista nei giochi Marvel. Il primo Street Fighter Alpha aveva introdotto personaggi più grandi perfino rispetto a quelli di Street Fighter II, nonché uno stile di combattimento molto più preciso e dettagliato che sarebbe stato usato in tutti i successivi picchiaduro Capcom. Street Fighter Alpha II migliora rendeva più agili alcune delle meccaniche di gioco e nel complesso è un gioco decisamente migliore. Va bene, nessuno usava i personaggi nuovi, ma perché preoccuparsene quando i vecchi erano tutti perfetti?
X-Men Vs. Street Fighter

X-MEN VS. STREET FIGHTER (1996)

Il 1996 è passato alla storia come l’anno in cui alla Capcom qualche mente brillante pensò: “Abbiamo fatto la serie di Street Fighter e un picchiaduro con gli X-Men: perché non far combattere gli uni contro gli altri?”. Da questa intuizione nacquero un mucchio di spin-off, ma questo, il primo dei vari picchiaduro Marvel Vs., è senza dubbio il migliore: tanto gli Street Fighter quanto gli X-Men non hanno i superpoteri spacca-schermo che avrebbero avuto nei successivi capitoli dei Vs. Bisogna però dirlo: non c’è niente di meglio che ridurre Ken a una poltiglia sanguinolenta mentre si vestono i panni di Wolverine…
Dungeons & Dragons : Shadow over Mystara

DUNGEONS & DRAGONS: SHADOW OVER MYSTARA (1996)

Il secondo dei due famosi picchiaduro su licenza per il sistema CPS-2 (il titolo del primo era Tower Of Doom) è di gran lunga il più ambizioso e spettacolare. Fino a quattro giocatori si possono immergere in questo viaggio epico attraverso il regno di Mystara. Una profondità incredibile per un gioco arcade, con decine di incantesimi, oggetti e potenziamenti con cui giocare. Sfortunatamente non vi figurano i personaggi del cartone animato. No, nemmeno il Dungeon Master o la ragazza sexy con i pantaloni di peli.
Vampire Savior : The Lord of Vampire

DARKSTALKERS 3 (1997)

Darkstalkers 3 (Pubblicato in Giappone con il nome Vampire Savior – The Lord of Vampire) merita di essere menzionato per aver preso gli eccellenti episodi di Darkstalker e averli resi ancora migliori. Meno conosciuto dei vari Street Fighter o Marvel Vs. Darkstalkers è uno dei più veloci e profondi picchiaduro mai creati. È caratterizzato da personaggi suggestivi e sfondi affascinanti, tra i più belli mai visti su un titolo CPS-2.
Dimahoo / Great Mahou Daisakusen

DIMAHOO (2000)

Questo straordinario sparatutto è il terzo della serie Mahou Daisakusen (Sorcerer Striker). Un gioco incredibilmente spassoso, la cui difficoltà si colloca a metà tra il Progear di Cave e l’antecedente 19XX. Una caratteristica interessante è quella dell’introduzione dei poteri degli elementi in stile GDR, grazie ai quali attaccare i nemici o i boss con un elemento a cui questi sono vulnerabili per massimizza le capacità distruttive del giocatore. Questo sistema, tuttavia, non è legato allo sviluppo dei personaggi come quello utilizzato in Ikaruga, quindi si può scegliere di ignorarlo e concentrarsi esclusivamente sulla distruzione totale di tutto ciò che circonda il proprio personaggio.
1944 : The Loop Master

1944: THE LOOP MASTER (2000)

In realtà questo titolo non dovrebbe figurare in questa lista e il suo posto dovrebbe essere occupato dai giochi come Mars Matrix o Giga Wing, entrambi sparatutto migliori dal punto di vista della giocabilità. Dato però che qualunque giocatore di Retroedicola Videoludica Club patito per gli sparatutto avrà sicuramente già giocato a questi due titoli convertiti per altre piattaforme, parleremo di 1944 che resta un’esclusiva CPS-2. Prodotto dalla Raizing, l’ultimo capitolo in assoluto della serie 1942 avrebbe dovuto essere un gioco sensazionale. In realtà si tratta di un mediocre sparatutto ambientato nella Seconda Guerra Mondiale, con una grafica dettagliata ma poco ispirata e una giocabilità che non eguaglia quella del suo illustre predecessore. Se vi piace la serie vale la pena provarlo…
Progear / Progear no Arashi

PROGEAR NO ARASHI (2001)

Unico gioco per CPS-2 realizzato da Cave, maestri dello shooter estremo , Progear è uno sparatutto a scorrimento laterale incredibilmente frenetico. I colpi nemici coprono letteralmente lo schermo con un numero esagerato di “proiettili infernali” estremamente temibili, e richiede al piccolo biplano del giocatore di passarvi attraverso incolume mentre distrugge più nemici possibili. La grafica è favolosa, con immagini disegnate a mano che ricordano giochi come Empire Of Steel del Sega Mega Drive. Progear è estremamente gratificante quando si possiedono le capacità necessarie a sfruttarne al massimo le potenzialità. Ma perché questo possa succedere c’è bisogno di molta pazienza.

GIOCARE A TUTTI I TITOLI CPS-2
A RETROEDICOLA VIDEOLUDICA CLUB

Nel nostro Club è possibile giocare a tutti i titoli del sistema CPS-2 grazie al kit Multigioco CPS2 di Darksoft. È una modifica che viene fatta ad una scheda originale della Capcom con hardware CPS-2, così da permettere di giocare in maniera originale (non emulazione) a tutti i giochi di questa magnifica scheda prodotti negli anni 90 da Capcom.

La speciale modifica creata in esclusiva per noi di Retroedicola Videoludica prevede una scossa identica all’originale ricreata in fibra di carbonio, da cui esce un pannellino comandi dove poter scegliere a quale gioco volete cimentarvi e con il tasto seleziona lanciate uno fra gli oltre 40 giochi disponibili.

La  modifica permette sia il montaggio del kit in uno dei cabinati da sale (come quelli presenti nel nostro Club) oppure tramite un’interfaccia collegarla comodamente a una tv per sfruttare il video RGB puro accoppiata ai jack audio per collegarlo a uno stereo e gustarsi le meraviglie del Qsound.

LA COLLEZIONE DI SCHEDE CPS-2 ORIGINALI
DI RETROEDICOLA VIDEOLUDICA CLUB

La nostra Associazione dispone di un parco titoli originali CPS-2, tutti da provare su cabinati dedicati.

COSA SIGNIFICA "JAMMA"?

JAMMA (Japanese Amusement Machine Manufacturers’ Association) è un sistema plug-and-play concepito per le schede delle sale giochi utilizzato del 1985 in poi. Le schede JAMMA hanno un connettore a 56 vie che si incastra senza sforzo nell’incanalatura JAMMA femmina, la quale è collegata al cabinet da sala. È quindi molto facile per gli operatori aggiornare o cambiare i loro giochi senza ricorrere a complesse modifiche dei collegamenti. Fortunatamente questo rende molto più semplice anche la vita degli appassionati dei giochi da sala che possiedono un cabinet.

QSOUND SULLA SCHEDA CPS-2

Tutti giochi CPS-2 sono caratterizzati dal “QSound Virtual Audio”, un sistema sonoro stereo di alta qualità originariamente sviluppato per Capcom dalla canadese QSound Labs. Questo sistema audio era stato precedentemente utilizzato su un numero limitato di CPS-1, tra cui Cadillac & Dinosaurs e Warrior of Fate. L’hardware veniva descritto agli operatori delle sale come un mezzo in grado di dar vita a un’esperienza sonora più realistica, intensa e tridimensionale utilizzando i cabinet già esistenti delle loro sale giochi. Gli operatori speravano di aumentare la propria clientela grazie all’attrattiva esercitata da giochi come Street Fighter Alpha e Marvel Super Heroes, i cui volumi venivano volutamente aumentati per sfruttare le capacità audio di nuova generazione di questo hardware.

Il QSound consiste nell’immissione di minuscoli ritardi di fase nelle componenti di destra e di sinistra del segnale stereo, i quali provocavano nell’ascoltatore la sensazione che i suoni non provengano direttamente dai diffusori, bensì da varie posizioni nello spazio vuoto a lui circostante. Per un risultato ottimale è necessario avere un buon impianto stereo e rimanere alla stessa distanza di entrambe le fonti stereo. Bisognerà anche connettere il proprio stereo al jack di uscita della scheda CPS-2. Anche se non utilizzato nel successivo sistema CPS-3 il Qsound fu implementato nelle uscite ZN di Capcom (che si basavano dell’hardware PSone) della seconda metà degli anni ’90 come Rival Schools e Street Fighter EX. Questo probabilmente fu l’apice del successo di questo sistema audio, e molte uscite dell’epoca sia per console domestiche che per PC come Resident Evil 2 di Capcom, Populous 3 di Bullfrog e G-Police di Psygnosis, avevano la licenza per l’autorizzazione del Qsound.

CPS-2 - SPECIFICHE TECNICHE

TIPO DI SCHEDA: JAMMA

CPU CENTRALE: CUSTOM 68000 A 16MHZ

COLORI PER OGGETTO: 16

COLORI DELLA TAVOLOZZA: 32

COLORI TOTALI SULLO SCHERMO: 4096

NUMERO DEGLI OGGETTI: 900 (16X16)

CANALI AUDIO: 16 CANALI STEREO CON QSOUND

CAPACITÀ MASSIMA: 322 MEGABIT

SUPERFICI DI SCORRIMENTO: 3

GIOCO DI DEBUTTO: SUPER STREET FIGHTER II (1993)

ULTIMA USCITA: HYPER STREET FIGHTER II (2003)

CRONOLOGIA DEI GIOCHI

1993

Super Street Fighter II: The New Challengers
Super Street Fighter II: Tournament Battle
Eco Fighters Ultimate Ecology

1994

Dungeons & Dragons: Tower of Doom
Super Street Fighter II Turbo
Super Street Fighter II X: Grand Master
Alien vs. Predator Alien VS Predator
Darkstalkers: The Night Warriors
Super Muscle Bomber
Armored Warriors Powered Gear
X-Men: Children of the Atom

1995

Night Warriors: Darkstalkers’ Revenge
Cyberbots: Full Metal Madness
Street Fighter Alpha
Mega Man: The Power Battle
Marvel Super Heroes
Capcom 19XX: The War Against Destiny

1996

Dungeons & Dragons: Shadow
Street Fighter Alpha 2
Super Puzzle Fighter II Turbo
Mega Man 2: The Power Fighters
Street Fighter Alpha 2
Quiz Nanairo Dreams: Nijiirochō no Kiseki
X-Men vs. Street Fighter

1997

Circuit Battle Circuit
Vampire Savior: The Lord of Vampire
Marvel Super Heroes vs. Street Fighter
Capcom Sports Club
Pocket Fighter
Vampire Hunter 2: Darkstalkers’ Revenge

1998

Marvel vs. Capcom: Clash of Super Heroes
Street Fighter Alpha 3 Street Fighter Zero 3
Giga Wing

1999
Jangokushi: Haō no Saihai
Dimahoo Great Mahō Daisakusen

2000

Mars Matrix: Hyper Solid Shooting
1944: The Loop Master
Mighty! Pang
Progear no Arashi

2001

Puzz Loop 
Janpai Puzzle Chōkō

2003

Hyper Street Fighter II: The Anniversary Edition

Questo articolo ha 2 commenti

  1. Fuster

    Un pezzo di storia che richiama pezzi di vita (e pure belli lunghi) passati in sala giochi… Alcuni di questi della top 10 non li conoscevo, da recuperare soprattutto gli sparatutto!

  2. SimonPPC

    Un ottimo articolo per un grande sistema hardware/software.
    Adoro Alien Vs Predator e la serie di Darkstalkers che ho conosciuto soltanto in seguito non frequentando assiduamente le sale giochi.
    Molti di questi sparatutto non li conoscevo, davvero belli e interessanti.
    Non mancherò di provarli dal vivo in sede.
    Complimenti per l’ottima recensione di qualcosa che rischia di andare dimenticato se non si porta l’attenzione su quello che è stato un momento d’oro per i Videogiochi!

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